GALLUCCI, Giovanni Paolo (1538-c.1621).

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THEATRUM MUNDI, ET TEMPORIS. IN QUO NON SOLUM PRECIPUAE HORUM PARTES DESCRIBUNTUR...

Specifiche

  • Autore:

    GALLUCCI, Giovanni Paolo (1538-c.1621).

  • Titolo:

    THEATRUM MUNDI, ET TEMPORIS. IN QUO NON SOLUM PRECIPUAE HORUM PARTES DESCRIBUNTUR...

  • Luogo: VENEZIA
  • Editore: Giovanni Battista Somasco
  • Data: 1589
  • Formato: 4to (mm 240x180)
  • Cfr. Bibliografico: Adams G-169; Houzeau and Lancaster 2725; Riccardi I, 568.

Prezzo: € 5.200,00



Descrizione prodotto

Legatura coeva in piena pergamena floscia; autore  e titolo manoscritti longitudinalmente al dorso. (16)-478 pagine numerate, doppia numerazione delle pagine 280 e 281 una delle quali risulta incolalta alla pagina seguente ; al fine, 1 tavola fuori testo più volte ripiegata (cm 34x36 ca,) con tabelle di numerazioni;  frontespizio con titolo e marca tipografica a silografia. All'interno, 95 diagrammi silografati, di cui 44 con parti mobili (dovrebbero essere 50). In totale le parti mobili risultano essere 59 (su 70); rispetto all'esemplare presente alla Munchen Library ne risultano mancanti 11 ed esattamente; p.83 (2)-p.101 (1)-p.113 (1)-p, 131 (2)-p.155 (1)-p. 201 (2)-p.225 (1)-p. 227 (1)- Inoltre sono presenti 48 silografie delle costellazioni greche classiche, ciascuna preceduta da un catalogo delle stelle che le compongono con le loro coordinate e dimensioni, e mostra una magnifica raccolta di figure mitologiche. Le posizioni delle stelle sono prese dal catalogo di Copernico. Seconda edizione, la prima nel 1588 dello stesso editore. del Theatrum mundi di Giovanni Paolo Gallucci, considerato il primo atlante celeste moderno. Questo atlante del XVI secolo fu il primo a utilizzare le coordinate copernicane per la posizione delle stelle. In sei libri, Gallucci fornì ai suoi lettori un panorama della fisica terrestre e celeste, splendidamente illustrato con numerose xilografie. Gallucci lo dedicò a papa Sisto V, che aveva bandito tutta la letteratura astrologica nel 1586, cercando di convincerlo a concedere un osservatorio astronomico.  Al suo trattato astronomico aggiunse anche note mediche, riguardanti l'influenza delle costellazioni e dei segni zodiacali sul corpo umano e quindi sulla salute umana. L'opera  divenne molto popolare, probabilmente in parte a causa delle numerose illustrazioni. Ciò lo rende non solo il primo atlante celeste moderno, ma anche una delle opere astronomiche più importanti e apprezzate del XVI secolo.   Esemplare in discrete condizioni, legatura con piccole lacune al dorso e tracce di consunzioni; lieve gora all'angolo inferiore esterno alle prime carte; leggera gora al margine inferiore delle ultime carte; interno fresco e bene imprresso; segnalata mancanza di 11 volvelle. 

Cfr. “giving the coordinates of the stars and the first atlas to use the coordinates of Copernicus.” ; “Gallucci’s work is remarkable because it is the first atlas using a system of coordinates from which the latitude and longitude of the stars could be read from the margins. The very popular ‘Theatrum Mundi’ was printed again several times after the edition of 1588”. (Star maps… Nick Kanas).  “There are 48 woodcut maps of the Ptolemaic constellations, each of which is preceded by a catalogue of the included stars identifying position within the constellation, latitude and longitude (in degrees and minutes), magnitude, and nature… The longitudes on Gallucci’s catalog and on his map are those published by Copernicus in ‘De Revolutionibus’ (1543). (Warner). The constellation figures are extremely lively and original here.” ; “The ‘Theatrum mundi’ was extremely popular, and was published again in 1589 and 1603 and the Spanish translation of 1606 appeared in three subsequent editions”. 

 

ENG.

 

Contemporary full limp vellum; author and title, handwritten longitudinally on the spine. (16)-478 numbered pages, double-numbered pages 280 and 281, one of which is glued to the next page; at the end, 1 out-of-text plate folded several times (approx. 34x36 cm) with numbering plates. Inside, 95 woodcut diagrams, 44 of which have moving parts (there should be 50). In total, there are 59 moving parts (of 70); compared to the copy in the München Library, 11 are missing. In addition, there are 48 woodcuts of the classical Greek constellations. Second edition, the first in 1588 by the same publisher, of what is considered the first modern celestial atlas, the first to use Copernican coordinates for the position of stars. Copy in fair condition, binding with small gaps on the spine and traces of wear; slight waterstain at the lower outer corner of the first leaves; slight waterstain at the bottom edge of the last leaves; fresh and good impressed interior; missing 11 volvelles reported.

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