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ARIOSTO Ludovico (1474 – 1533) - DE URREA Don Hyeronimo, traduttore

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ORLANDO FURIOSO DE M. LUDOVICO ARIOSTO,  TRADUZIDO EN ROMANCE CASTEL.  PAR  EL S. DON HIERONIMO DE URREA, CON NUEVOS ARGOMENTOS Y ALEGORIAS EN CADA UNO DE LOS CANTOS MUY UTILES. ASSI MISMO SE HA ANNADIDO UN BREVE INTRODUCION [...] Unito a: EXPOSITION DE TODOS LOS LUGARES DIFFICULTOSOS QUE EN PRESENTE SE HALLAN ...

Specifiche

  • Autore:

    ARIOSTO Ludovico (1474 – 1533) - DE URREA Don Hyeronimo, traduttore

  • Titolo:

    ORLANDO FURIOSO DE M. LUDOVICO ARIOSTO,  TRADUZIDO EN ROMANCE CASTEL.  PAR  EL S. DON HIERONIMO DE URREA, CON NUEVOS ARGOMENTOS Y ALEGORIAS EN CADA UNO DE LOS CANTOS MUY UTILES. ASSI MISMO SE HA ANNADIDO UN BREVE INTRODUCION [...] Unito a: EXPOSITION DE TODOS LOS LUGARES DIFFICULTOSOS QUE EN PRESENTE SE HALLAN ...

  • Luogo: A LYON
  • Editore: EN CASA DE GULIELMO ROVILLE
  • Data: 1556 - IBIDEM
  • Formato: In-4° (mm 225X160)
  • Cfr. Bibliografico: Cfr. Agnelli-Ravegnani II, p. 336: "Ediz. in-4 assai rara... è da notarsi che in questa stampa il numero dei canti torna ad essere XLV. per la fusione del II e III canto..." Guidi, p. 197; Graesse I, p. 201; non in Adams.

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Descrizione prodotto

Legatura novecentesca in pergamena rigida con titolo in oro su tassello al dorso, filetti e ferri dorati ai piatti e al dorso.
Pp. (8), 529-(1); 1 cb; (82). Due parti In un volume, il primo frontespizio con titolo entro bella composizione architettonica a piena pagina, il secondo con grande marca tipografica, ritratto xilografico del traduttore al verso della seconda carta preliminare, e belle vignette xilografiche (mm 50 x 130) in apertura di ogni canto. Quarta edizione (prima 1549) della prima traduzione spagnola dell'Orlando Furioso, eseguita da Jeronimo de Urrea. Edizione cosiddetta "Bonhomme". Questa traduzione fu censurata dai contemporanei, ma ciononostante fu anche la più diffusa. Sotto il profilo strettamente poetico, la traduzione di Urrea presenta alcune 'libertà": ad esempio, cancellò gran parte del canto terzo (di celebrazione della casa estense), toccò importanti episodi (come quello di Astolfo sulla luna) togliendo arbitrariamente alcune ottave, mitigò qualche critica contro gli spagnoli e aggiunse - soprattutto nel canto XXXV - alcune ottave celebrative di personaggi mai conosciuti da Arlosto. Queste scelte, oggi incomprensibili, erano in realtà del tutto in linea con lo spirito dell'epoca, tanto che furono riprese anche nelle traduzioni successive, come quella in Ottace di Hernando de Alcocer (1550) e quella in prosa di Diego Velazquez de Contrera (1585). Esemplare in discrete condizioni, alcune carte rinfrescate, in particolare le prime; uniformi ossidazioni a diverse carte, fresche le illustrazioni e i capolettera incisi a silografia.

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