LITTA Pompeo (Milano 1781 - Limido, Como, 1852)
-CUNEO
LITTA Pompeo (Milano 1781 - Limido, Como, 1852)
CUNEO
Incisione originale eseguita su matrice di rame, in bella coloritura all'acquerello d'epoca lungo i confini, con stemmi dalla coloritura particolarmente curata, rialzati in argento e oro. Carta senza testo al verso raffigurante il territorio del cuneese. Tavola tratta dalla più monumentale opera a carattere araldico pubblicata nell'Ottocento. Le "Famiglie celebri italiane" uscirono in fascicoli tra il 1819 e il 1900, quindi molto dopo la morte del Litta che avvenne nel 1852 . La parte dedicata ai Savoia composta tra il 1839 e il 1845 è sicuramente la più pregiata in quanto straordinariamente ricca di tavole, di grande qualità per la loro coloritura. In gran parte sono superbamente colorate all'acquerello d'epoca e ritoccate "à la gomme"; tra queste ricordiamo i ritratti dei nobili sabaudi ad opera di artisti fiorentini seguiti personalmente dal Litta stesso: spiccano per suggestività quelli di Tommaso ed Eugenio, principi di Savoia e quello di Carlo Alberto a cavallo; particolarmente interessanti sono le illustrazioni dedicate ai collari degli ordini di San Maurizio e Lazzaro e della SS. Annunziata. Le tavole in bianco e nero illustrano ritratti, monumenti, edifici architettonici, monete e sigilli. Vi è inoltre una serie di 9 tavole incise all'acquatinta e impresse in seppia raffiguranti vedute dei luoghi più suggestivi presenti nei territori sabaudi. La parte probabilmente più significativa, tuttavia, è costituita dalle 29 carte geografiche raffiguranti i territori dei ducati sabaudi, notevolmente impreziosite dalla presenza dei rispettivi stemmi, magnificamente colorati e rialzati in argento ed oro; le prime due carte forniscono una visione globale degli stati sabaudi; le successive, invece, tratteggiano i confini di ciascun ducato o contea, delineandoli con differenti colori. Nel 1814, il Litta si impegnò, dunque, nell'ambizioso progetto: da allora fino alla morte la sua principale e quasi esclusiva attività fu la raccolta di informazioni, la stesura e la pubblicazioni delle Famiglie celebri italiane; e se pure non visse recluso, ma ebbe importanti contatti con il mondo culturale e anche politico milanese, la sua opera, i suoi interessi, le sue letture furono indirizzati e rivolti verso quest'unico grande obiettivo. Egli concepì le Famiglie celebri come un'opera a dispense, ciascuna delle quali dedicata a una famiglia, anche se non fu raro il caso di famiglie la cui storia richiese più dispense (come per gli Orsini, i Medici, i Savoia, i Gonzaga) o di casate minori accorpate in una sola dispensa. Alla sua morte, egli aveva pubblicato 135 fascicoli, per 113 famiglie: l'opera fu proseguita dai suoi più stretti collaboratori (in particolare F. Oderici, L. Passerini, F. Stefani) che portarono a 150 le famiglie trattate in 184 fascicoli, l'ultimo dei quali fu pubblicato nel 1883, cui seguì un altro fascicolo nel 1900. Esemplare in eccellenti condizioni ad ampi margini, in barbe. Lieve alone alla parte superiore destra.
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