Santa Caterina da Siena (1347-1380)
-
 DIALOGO DE LA SERAPHICA VERGINE SANTA CATHARINA DA SIENA, EL QUAL PROFONDISSIMAMENTE TRATTA DE LA DIVINA PROVIDENTIA: DE QUASI TUTTI LI PECCATI MORTALI ET  DE MOLTRE ALTRE STUPEMNDE , ET MERAVIGLIOSE COSE ...

Specifiche

  • Autore:
    Santa Caterina da Siena (1347-1380)
  • Titolo:
     DIALOGO DE LA SERAPHICA VERGINE SANTA CATHARINA DA SIENA, EL QUAL PROFONDISSIMAMENTE TRATTA DE LA DIVINA PROVIDENTIA: DE QUASI TUTTI LI PECCATI MORTALI ET  DE MOLTRE ALTRE STUPEMNDE , ET MERAVIGLIOSE COSE ...
  • Luogo: (Al colophon) VENEZIA
  • Editore: Melchiorre Sessa
  • Data: 1547
  • Formato: In-8° (mm 153x105)
  • Cfr. Bibliografico: Cfr. SBN: ITICCUCFIE 01854 - EDIT16 CNCE 10270

Prezzo: € 650,00



Descrizione prodotto

Legtaura coeva in pergamena floscia con unghie e con titolo manoscritto al dorso. 293 (i.e.251)-(1) carte numerate, compreso il frontespizio con titolo  e ampia marca dei Sessa a silografia, altrta marca silografata al verso dell'ultima carta. . Altra edizione del Sessa dopo quella del 1540 di una delle  più celebri opere di Santa Caterina da Siena, il Dialogo, pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1478, e poi più volte ristampato nel corso del XVI secolo. Tuttavia tutte le edizioni cinquecentesche sono alquanto rare.  Cfr. Edizioni Studio Domenicano, collana I Talenti: "Il Dialogo è uno dei capolavori di Caterina da Siena, in cui rivive in tutta la sua immensa forza l’ardore della sua contemplazione e della sua carità. Lei lo detta tra la fine del 1377 e l’ottobre del 1378, in circostanze drammatiche della vita politica ed ecclesiale: Caterina ne è coinvolta ben più di quanto potesse normalmente accadere a una donna del Trecento. Ma nel suo Dialogo si solleva al di sopra di sé e delle contingenze del tempo e sintonizza i propri desideri su quelli di Dio stesso. Gli interrogativi che la realtà quotidiana suscita in lei e intorno a lei, Caterina li pone a Dio stesso, e il suo Dialogo è soprattutto un ascolto attento e una registrazione desiderosa di non perdere nulla di quanto Dio le dava di intendere. È una “scrittura mistica” che non prescinde mai, anche nel linguaggio, dal contesto umano: Caterina «con la mente parlava con il Signore, e con la lingua del corpo parlava con gli uomini», come scrive il suo confessore e biografo Raimondo da Capua.
Abitualmente i discepoli di Caterina lo chiamavano il Libro, il titolo Dialogo nasce dal fatto che Raimondo, traducendolo dal volgare in latino per consentirgli una maggiore diffusione, osservò che esso «è strutturato a modo di dialogo fra il Creatore e l’anima ragionevole e pellegrina da lui creata»

Esemplare in buone condizioni, alcune note anticamente manscritte a margine di diverse pagine; così come antica annotazione al frontespizio.
 

PERIZIA ONLINE

Hai un libro antico oppure un'opera d'arte e vuoi conoscerne il valore?

Il Cartiglio di Roberto Cena S.r.l.u. - P.IVA 10201200010 | Credits

Ricerca per prezzo

Ricerca per categoria