MARMOCCHI Francesco Costantino (1805-1858)
-GEOGRAFIA SISTEMATICA D'ERATOSTENE
MARMOCCHI Francesco Costantino (1805-1858)
GEOGRAFIA SISTEMATICA D'ERATOSTENE
Incisione originale eseguita su matrice di rame in coloritura coeva. La tavola proviene da una raccolta composta da 6 volumi di testo più un Atlante. Il testo si suddivide in tre parti: la prima parte tratta del rapporto tra la Terra e l'Universo e della Cosmografia, la seconda tratta della Geografia fisica e la terza della Storia dell'Umanità. L'Atlante è "preceduto da un vocabolario de' nomi tecnici della geografia, corredato di specchi statistici delle divisioni politiche della terra, ed arricchito d'illustrazioni e di una bilancia politica del globo" e contiene 65 carte a piena pagina oppure doppie, triple o quadruple, quasi tutte acquarellate a mano. La prima parte, "Cosmografia", consta di 14 carte; la seconda, "Geografia fisica", contiene 15 carte ed è così suddivisa: "Disegni del globo o mappamondi, in proiezioni diverse", "Tratti diversi della superficie dei continenti e la comparata altezza dei monti e la lunghezza delle correnti dei fiumi", "Ordine e stato dei terreni e delle roccie componenti la corteccia del globo", "Ipotetico stato del globo nelle sue diverse età e geografia dei vulcani accesi ed estinti", "Rosa dei venti". Segue la "Storia della geografia dai tempi biblici ed omerici infino alla scoperta del Nuovo Continente", con nove carte suddivise in: "Sistemi geografici di Eratostene, Strabone, Tolomeo, Pomponio", "Terra secondo gli Arabi, cognizioni geografiche dei Cristiani circa il 1300, itinerari delle Crociate". La quarta parte comprende "Geografia Statistica: Bilancia politica del globo e saggio di statistica di alcuni reami d'Europa", con 30 carte geografiche con bandiere dei vari paesi colorate a mano. Si tratta probabilmente dell'opera più compiuta di Francesco Costantino Marmocchi (Poggibonsi, 1805-1858), rinomato geografo e cartografo. Di simpatie mazziniane, partecipò ai moti del 1831, quando venne incarcerato. Nel 1848 divenne Deputato nel Parlamento toscano, per poi ricoprire la carica di Segretario agli Interni sotto Guerrazzi. Viaggiò a lungo assieme al Gregorovius in Corsica, ove compì molti studi geografici.
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