GONIN Enrico (Torino 1798-1870)

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CASTELLO DI CIGLIÈ, PROVINCIA DI MONDOVÌ. APPARTENENTE AL CONTE OTTAVO CAPRIS DI CIGLIÈ

Specifiche

  • Autore:

    GONIN Enrico (Torino 1798-1870)

  • Titolo:

    CASTELLO DI CIGLIÈ, PROVINCIA DI MONDOVÌ. APPARTENENTE AL CONTE OTTAVO CAPRIS DI CIGLIÈ

  • Luogo: TORINO
  • Editore: DOYEN, FONTANA E ISNARDI
  • Data: senza indicazione di data (1842-1860)
  • Formato: mm 390x500 ca. il foglio
  • Cfr. Bibliografico: MANNO, Bibliografia Storica degli Stati della Monarchia di Savoia, I - 1257

Prezzo: € 150,00



Descrizione prodotto

Stampa litografica originale tratta da una delle più celebri e suggestive raccolte iconografiche sul Piemonte, composta da ben 200 tavole a raffigurare tutti i principali castelli del Piemonte e della Valle d'Aosta dell'epoca. La silloge, come informano Promis e Manno, fu realizzata per accompagnare la Storia delle famiglie nobili piemontesi del padre Vittorio Angius. Enrico Gonin, responsabile sia dei disegni preparatori che dell'esecuzione litografica, lavorò alle tavole fra il 1842 e il 1857; l'ultimo fascicolo della pubblicazione uscì nel 1860. Ciascuna tavola reca, sotto la cornice tipografica di filetto che riguarda la parte figurata, il nome del castello rappresentato, quasi sempre con indicazione della provincia del Regno di Sardegna cui apparteneva il sito, nonché la dedica a un nobiluomo che era spesso proprietario dell'immobile; all'indicazione dell'artista in basso a sinistra, si affianca a destra il nome dello stabilimento litografico, che in alcuni fogli è quello dei fratelli Doyen in altri quello di Junck. Enrico Gonin, fratello del celebre pittore e illustratore Francesco, fu uno dei principali artisti nel Piemonte dell'Ottocento, tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, e si segnalò come specialista nel genere vedutistico. Le immagini della raccolta rivestono notevole importanza storica, perché rappresentano gli edifici come si presentavano a metà Ottocento, prima dei rimaneggiamenti o del degrado avvenuti negli anni seguenti. Le tavole sono sovente arricchite di particolari paesaggistici, di notazioni sul centro abitato adiacente al maniero, nonché di personaggi in costume, perlopiù popolare. Vari edifici sono rappresentati allo stato di suggestivi ruderi romantici, altri come dimore di campagna memori di un illustre passato feudale, altre ancora come ville signorili immerse nel parco. Esemplare in buono stato conservativo, con contenuta ossidazione della carta.

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