PIFFERI Francesco (nato nel 1548?)
-MONICOMETRO INSTROMENTO DA MISURAR CON LA VISTA STANDO FERMO, DEL R.P.D. FRANCESCO PIFFERI DAL MONTE S. SAVINO, MONACO CAMALDOLENSE, PROFESSOR DI MATEMATICA NELLO STUDIO DI SIENA.
PIFFERI Francesco (nato nel 1548?)
MONICOMETRO INSTROMENTO DA MISURAR CON LA VISTA STANDO FERMO, DEL R.P.D. FRANCESCO PIFFERI DAL MONTE S. SAVINO, MONACO CAMALDOLENSE, PROFESSOR DI MATEMATICA NELLO STUDIO DI SIENA.
Legatura coeva in pergamena floscia con dorso rifatto; guardia nuova al contropiatto anteriore, mancante quella libera, coeva quella al posteriore del volume. Scatola moderna di contenimento in mezzo marocchino rosso. 67 pagine, mal numerate 76 per errore all'ultima pagina; 1 pagina bianca. Frontespizio con titolo, piccoli fregi tipografici e timbro di possesso "Collection Édouard Berthoumeyrou", ripetuto all'ultima pagina. All'interno, capolettera silografati di cui il primo bello e ampio e numerose illustrazioni silografiche nel testo riferite allo strumento di misurazione descritto e alle sue applicazioni pratiche. PRIMA RARA EDIZIONE dedicata dallo studioso e monaco camaldolese Pifferi a Francesco Maria duca di Urbino. L'autore in questo libretto espone la fabbricazione e l'uso del monicometro, un ingegnoso strumento di sua invenzione che metteva in grado di effettuare misurazioni senza che "bisogni sempre muoversi da luogo à luogo" (c. A2r). Lo studioso Riccardi considera il volume come un primo tentativo di ideare un metro; lo strumento poteva essere usato sia in orizzontale per misurare le distanze planari, che verticalmente, per misurare le altezze. A pagina 8, carta A4v, contenente la "Dichiarazione del nome Monicometro", l'autore spiega l'origine del nome scelto per il suo strumento, "perchè Monicos, in Greco tanto vale Statario; e Metros significa misura; si che tutto insieme resulta misura stataria, ò che stà ferma". Molto scarse le notizie sull'autore, certamente più noto per i suoi studi scientifici che non per l'appartenenza monastica. Esemplare in discrete condizioni, macchie e slabbrature al margine superiore del frontespizio; qualche lieve gora lungo il volume.
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