GAURICO Luca (1475-1558)
-EPHEMERIDES RECOGNITAE ET AD UNGUEM CASTIGATAE PER LUCAM GAURICUM NEAPOLIT. EIUSDEM SCHEMATA & PRAEDICTIONES AD ANNUM USQ: VIRGINEI PARTUS 1552. EIUSDEM ISAGOGICUS IN TOTAM FERME ASTROLOGIAM LIBELLUS.
GAURICO Luca (1475-1558)
EPHEMERIDES RECOGNITAE ET AD UNGUEM CASTIGATAE PER LUCAM GAURICUM NEAPOLIT. EIUSDEM SCHEMATA & PRAEDICTIONES AD ANNUM USQ: VIRGINEI PARTUS 1552. EIUSDEM ISAGOGICUS IN TOTAM FERME ASTROLOGIAM LIBELLUS.
Legatura moderna in piena pergamena, dorso muto, guardie nuove. 319 carte non numerate, compreso il frontespizio con titolo, marca tipografica e firma di possesso "Johannes Palus"; l'ultima carta con ampia marca tipografica al recto, bianco il verso; numerosi diagrammi nel testo, alcuni a piena pagina; la stragrande maggioranza delle pagine con elegante cornice tipografica al margine inferiore, sotto il testo o tabelle. Prima rara edizione di queste effemeridi, contenenti tabelle e pronostici astrologici per gli anni dal 1534 al 1551. Secondo Houzeau e Lancaster, le effemeridi sono calcolate dopo le Tavole Alfonsine e passando per il meridiano di Venezia. Astrologo e matematico napoletano, Luca Gaurico fu conosciuto per aver tradotto per la prima volta opere di Archimede, il De Mensura Circuli e il De Quadratura Parabolae. E' probabile una sua frequentazione con Copernico, essendo entrambi presenti all'università di Padova all'inizio del secolo XVI e con lui avrebbe condiviso un interesse per le teorie di Archimede e Tolomeo. Altrettanta fama quanto le sue traduzioni, l'ebbe dalla pubblicazione dei suoi pronostici astronomici, tanto da venir nominato "consulente astrologico " di Caterina de' Medici. Questo fatto gli valse una notorietà europea, dopo aver per ben due volte azzeccata la previsione, nel 1529 e il 1532, dell'ascensione di Alessandro Farnese e Paolo III, che lo ricompensò nominandolo vescovo di Giffoni nel 1539. La sua opera astrologica più rinomata e di successo fu il Tractatus Astrologicus (1552). Esemplare in discrete condizioni, in legatura moderna; frontespizio con tracce di sporco, e angolo inferiore destro integrato probabilmente all'epoca del rifacimento della legatura; poche pagine con qualche traccia di ossidazione; lacuna di qualche centimetro al margine superiore della carta 240, con piccola perdita di particolari di stampa; altrimenti bella impressione, su carta croccante e candida e bene inchiostrato
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