ROCCA Bernardin Piacentino, detto Il Gamberello (1515-1587)
-IMPRESE, STRATAGEMI, ET ERRORI MILITARI DI M. BERNARDIN ROCCA PIACENTINO, DETTO IL GAMBERELLO, DIVISE IN TRE LIBRI: NE' QUALI DISCORRENDOSI CON ESSEMPI, TRATTI DALL'HISTORIE DE' GRECI, ET DE ROMANI, S'HA PIENA COGNITION DE' TERMINI, CHE SI POSSONO USAR NELLE GUERRE, COSI DI TERRA, COME DI MARE. CON DUE TAVOLE: L'UNA DE' CAPITOLI, ET L'ALTRA DELLE COSE PIU' NOTABILI. E' QUESTA, SECONDO L'ORDINE DA NOI POSTO, LA QUARTA GIOIA, CONGIUNTA ALL'ANELLA DELLA NOSTRA COLLANA HISTORICA.
ROCCA Bernardin Piacentino, detto Il Gamberello (1515-1587)
IMPRESE, STRATAGEMI, ET ERRORI MILITARI DI M. BERNARDIN ROCCA PIACENTINO, DETTO IL GAMBERELLO, DIVISE IN TRE LIBRI: NE' QUALI DISCORRENDOSI CON ESSEMPI, TRATTI DALL'HISTORIE DE' GRECI, ET DE ROMANI, S'HA PIENA COGNITION DE' TERMINI, CHE SI POSSONO USAR NELLE GUERRE, COSI DI TERRA, COME DI MARE. CON DUE TAVOLE: L'UNA DE' CAPITOLI, ET L'ALTRA DELLE COSE PIU' NOTABILI. E' QUESTA, SECONDO L'ORDINE DA NOI POSTO, LA QUARTA GIOIA, CONGIUNTA ALL'ANELLA DELLA NOSTRA COLLANA HISTORICA.
Legatura in reimboitage con pergamena antica da reimpiego; tracce di tassello deperdito al dorso. 60 pagine non numerate, compreso il bel frontespizio con titolo e ampia marca tipografica a silografia dell'editore; 477 pagine numerate, 3 pagine non numerate. L'opera è dedicata a Sforza Pallavicino, marchese di Borgo San Donnino e di Cortemaggiore, governatore generale della Repubblica Veneta, in data di Piacenza, 1° aprile 1567. Nella dedicatoria vi è citata la genealogia dei Pallavicino come sono citate tutte le guerre che Sforza fece in Germania. Il testo del trattato dispensa consigli pratici sui modi di guerreggiare sia per terra che per mare. Avvocato, letterato, scrittore di argomenti militari e sacerdote, Bernardino Rocca, detto “il Gamberello”, nel 1566 redige quest’opera, che rientra tra gli esempi di trattatistica militare ispirata ai modelli dell’antichità: Plutarco, Livio, Polibio, Appiano, Cesare e altri.
L'opera venne pubblicata a Venezia dal celebre editore piemontese Gabriele Giolito De Ferrari, fondatore nel 1523 della Libreria della Fenice a Rialto, rinomato per dedicarsi a vere e proprie collane finalizzate alla diffusione di opere classiche in volgare, il libro fa parte della Collana Storica curata da Tommaso Porcacchi. Esemplare in eccellenti condizioni, qualche carta oggetto di contenuta ossidazione.
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