Elegante legatura in piena pelle maculata; ai piatti, duplice filetto esterno, elaborata cornice con angolari; al dorso, autore e titolo in oro su tassello rosso, elaborati fregi floreali agli scomparti; tagli dorati, sguardie marmorizzate; al contropiatto anteriore, ex-libris settecentesco di Peter Foulkes ed etichetta di una libreria antiquaria torinese del '900. Bel ritratto di Demostene inciso fuori testo da M. Burg; frontespizio con titolo in greco e ampia vignetta incisa a raffigurare veduta di Oxford; 182 pagine numerate; 20 pagine non numerate per errata e indici. Testo in greco con note in latino. L'edizione presenta il capolavoro di Demostene, il celeberrimo DE CORONA. Nel 336 a.C. il politico Ctesifonte aveva proposto l'assegnazione della corona civica a Demostene per le sue benemerenze: tale proposta fu attaccata da Eschine, avversario di Demostene, come anticostituzionale, in quanto onorava un magistrato ancora in carica e, soprattutto, perché la politica di Demostene era stata tutt'altro che buona per la città. In quest'orazione, Demostene ribatte alle accuse con una sorta di autobiografia politica che è al tempo stesso un appassionato atto di fede verso la patria. Esemplare in buone condizioni, impresso su carta pesante; lievi tracce di usura alla elegante legatura, modeste arrossature.
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