ANONIMO della prima metà del sec. XIX
-L'ISOLA TIBERINA IN ROMA
ANONIMO della prima metà del sec. XIX
L'ISOLA TIBERINA IN ROMA
Dipinto originale eseguito all'acquarello monocromo color seppia su carta databile alla prima metà del XIX secolo, tipo Whatman. Il piacevole dipinto, nella semplicità espressiva di una classica rappresentazione a carattere vedutistico di epoca romantica, raffigura l'Isola Tiberina in Roma; in primo piano il Tevere con una barca e personaggi, sulla destra, un approdo e barche; al centro, appare l'Isola con i suoi palazzi e chiese con, ai lati, i due celebri ponti e scorci della città visibili all'interno delle loro arcate. La nascita e lo sviluppo di Roma si deve alla sua collocazione topografica sul fiume, è anche vero che proprio grazie all'isola Tiberina, da sempre una sorta di ponte naturale con i suoi banchi di sabbia affioranti dall'acqua e quindi punto di scambio in corrispondenza del crocevia delle due strade più importanti dal punto di vista commerciale, la "via Salaria" e la "via Campana", si ebbe la nascita di un vero e proprio emporio per la città che si andava costituendo alle sue spalle. L'isola prese la forma di trireme, con tanto di prua, poppa e persino di albero maestro, rappresentato, in origine, da un obelisco (due frammenti del quale sono conservati nel Museo Nazionale di Napoli, mentre il terzo è a Monaco) e poi da una colonna con la croce. Questa colonna fu denominata "la colonna infame" perché qui veniva affissa una tabella (l'uso durò fin dopo il 1870) nella quale erano indicati i "banditi che nel giorno di Pasqua non partecipavano alla messa eucaristica". Esemplare in ottimo stato conservativo e gradevole piacevolezza.
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